16 Aprile 1991, muore David Lean

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 “credo che le persone ricordino le immagini, e non i dialoghi. Per questo mi piacciono i film”

Certo, questa affermazione è semplice se hai lavorato con grandi attori come Peter O’Toole, Alec Guinness, William Holden, Omar Sharif e Katherine Hepburn (tra gli altri!) ma è indubbio che David Lean sia passato alla storia come il regista del grandi orizzonti, che puntano lo sguardo dello spettatore oltre i limiti dello schermo. Inglese trapiantato negli Stati Uniti, fa spessissimo della tematica della diversità culturale e dei punti di vista che si incontrano il suo marchio di fabbrica.

Inizia nel 1942 a dirigere in UK, specializzato nel portare Charles Dickens sullo schermo (Grandi speranze, Oliver Twist), ed ha già ricevuto una nomination all’Oscar per Breve incontro (1956) quando diviene il regista più in voga degli anni ’50 con Il ponte sul fiume Kwai (1958), straordinaria fotografia della pazzia che è la guerra e grazie al quale Lean riceve la statuetta per la prima volta.

Altri 3 i film che sono i suoi principali lasciti al cinema: Lawrence d’Arabia (1962) uno dei più bei colossal degli anni ’60 (citato mille volte, tra cui in Prometheus di Ridley Scott); Il Dottor Zivago (1965), monumentale  affresco storico sulla Rivoluzione Russa e che lancia Omar Sharif e Julie Christie come star assolute; e Passaggio in India (1984), testimonianza del crollo di un impero e di addio ad un passato irripetibile, che è anche il suo ultimo film. Muore di cancro a 83 anni. 2 Oscar, e altre 5 nomination per il grande maestro britannico.

Altre ricorrenze

  • 1954, nasce Ellen Barkin, attrice di Seduzione pericolosa e Bella da morire
  • 1960, nasce Carlo Carlei, regista de La corsa dell’innocente e Fluke
  • 1965, nasce Martin Lawrence, attore di Bad Boys e Big Mama
  • 1976, nasce Lukas Haas, attore di Witness e Mars Attacks!

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