7 maggio 1901, nasceva Gary Cooper

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Ricorre oggi il centenario della nascita di uno dei miti che hanno reso Hollywood, Hollywood. Figlio di un giudice, cresciuto nel Montana, cowboy nell’animo. Eppure la sua eleganza e la sua capacità di recitare “in levare” per utilizzare un termine musicale, tutto avevano meno che l’esuberanza di un John Wayne, con cui divideva i fan del western, genere che lo aveva reso famoso. Gary Cooper inizia come comparsa nel 1923, nel 1926 la sua prima parte da protagonista in Fiore del deserto (co-protagonista Ronald Reagan!). Insieme a James Stewart (suo amico fraterno) e Gregory Peck, era forse la quintessenza del divo americano nobile e puro (anche se tra le sue relazioni risultano Ingrid Bergman, Grace Kelly, Marlene Dietrich, tra le altre). Storica la sua amicizia con Ernest Hemingway che lo volle protagonista nelle versioni cinematografiche di Addio alle armi e Per chi suona la campana.

Repubblicano e conservatore all’osso, si oppose pubblicamente all’ultimo mandato di Roosevelt (storico lo scontro col Democratico Humphrey Bogart) e, unica stonatura umana, fu uno degli attori che spinse per le famose liste nere anti-comuniste di Joe McCarthy, che finirono col distruggere le vite e le carriere di molti colleghi.

Nella primavera del 1960 si opera per un cancro alla prostata: torna al lavoro per il suo ultimo film Il dubbio (1961), ma al suo ritorno dalle scene, gli viene diagnosticata la metastasi su polmoni e reni. Le sue parole ai medici: «se è la volontà di Dio, va bene anche per me». Cavalca verso l’ultimo tramonto il 13 maggio del 1961, a 60 anni esatti.

Altre ricorrenze

  • 1939, nasce Ruggero Deodato, regista di Cannibal Holocaust e La casa sperduta nel parco
  • 2000, muore Douglas Fairbanks jr, attore di Piccolo Cesare e Gunga Din
  • 2018, muore Ermanno Olmi, regista de L’albero degli zoccoli e Il mestiere delle armi

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